mercoledì 12 dicembre 2012

REAGIRE CON FERMEZZA O SAREMO TERRA DI NESSUNO


La situazione sulla criminalità nei nostri territori è ad un punto di non ritorno ed è preciso compito delle istituzioni e della politica occuparsene e farne fronte. 
Siamo tutti concordi, specie nei momenti "a caldo" quando le cronache ci raccontano episodi agghiaccianti come quelli avvenuti nelle ultime ore, che occorrano più controlli da parte della forze dell'ordine preposte allo scopo.
Ma per quanto la legittima richiesta di "più stato" trovi limite invalicabile nella penuria oggettiva di risorse e disponibilità materiali delle quali come Sindaci siamo ben edotti, a fronte di un impegno contino a tratri eroico delle nostre forze dell'ordine, il vero problema resta il senso di onnipotenza e di impunità che caratterizza questi malviventi del XXI secolo, sorta di sciacalli senza alcuna remora morale e fieri del proprio disprezzo per la vita altrui. Vili fino al punto di portare acqua a coloro che aggrediscono senza pietà per evitare che una complicazione dei loro reati possa scatenare reazioni ancora più forti di quelle che ogni cittadino invoca a gran voce.
Onnipotenza dettata da quel senso di impunità, che troppo spesso la giustizia Italiana offre, che questo straordinario periodo di crisi economica, ma anche di aperto banditismo, non può continuare a vigere.
Più rigore e fermezza: questa deve essere l'unica unanime richiesta dei comuni lucchesi alle più alte istituzioni del territorio.
Aumentare il numero di pattuglie di carabinieri, aumentare gli organici delle forze dell'ordine, mettere in strada la notte i vigili e perfino stimolare come a Montecarlo il cittadino a farsi più attento e più in contatto con i vicini e le forze dell'ordine (il "controllo del vicinato") può veramente servire a garantire una concreta maggiore sicurezza ma tutto diventa, alfine, inutile se questi signori delinquenti continuano a ritenere "accettabile" il rischio di pedinare, entrare e coartare chiunque di noi nelle nostre proprietà ed abitazioni allo scopo di rubare e danneggiare nelle proprie abitazioni.
Occorre agire di concerto subito e tutti in questa direzione senza arrendersi all'idea che siccome tutto il mondo è paese la piana di lucca e la lucchesia possano diventare terra di nessuno. Non lo accetto per cultura per storia per civiltà di casa nostra. 
Oppure non ci si meravigli se al senso di onnipotenza ed impunità seguirà inesorabilmente il più pericoloso e già fiorente senso di non appartenenza e distacco del cittadino verso quello Stato cui, oltre la propria sicurezza personale, tutto ha delegato senza ricevere mai quanto ha dato e continua a dare in tasse.

Il Sindaco
Vittorio Fantozzi

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