"Prima di rilasciare dichiarazioni ed unirci al coro trionfante di questi giorni abbiamo voluto attendere la riunione tenutasi a Firenze lo scorso venerdì tra i comitati dei pendolari, tra cui quello di Montecarlo, l'assessore regionale ai trasporti Ceccarelli e membri di RFI e Trenitalia. E prima di esternare possibili ed auspicabili toni trionfali aspetteremo i tavoli di lavoro promessi dopo la pausa estiva perché al momento niente di sostanziale si trova nero su bianco.
Infatti i contenuti, spesso anche i toni, usati in questo incontro dimostrano come sia necessario contenere gli entusiasmi in merito alla "dichiarata" non chiusura delle sette piccole stazioni sulla tratta Viareggio Firenze e la non introduzione dei regiostar sulla nostra linea. Dichiarazione perché la delibera regionale a tutt'oggi non è ancora stata formalmente ritirata, sebbene gli impegni verbali presi in sede di riunione, così come il nuovo corso fatto di dialogo e confronto preso da Ceccarelli - al quale va riconosciuto questo merito - siano certo cenni positivi che lasciano ben sperare.
La vera novità, che è anche il il vero elemento dirimente di tutta la questione fin dal suo sorgere, è però il ruolo giocato dai comitati dei pendolari, e nemmeno tutti, non solo nella fase di protesta ma per quella, più difficile, della proposta perché è proprio sulla base degli studi, dei pareri e delle osservazioni - incluso la richiesta per un più incisivo ed efficace controllo verso coloro che non pagano il biglietto - condotte in autonomia e sacrificio personale dei singoli pendolari che la Regione ha inteso di lavorare per riorganizzare il servizio. Il tutto ovviamente rinviato dopo la pausa estiva.
C'è da chiedersi, dopo mesi di estenuante braccio di ferro, chi su quali basi ed a quali fini concreti avesse veramente concepito e poi deciso unilateralmente l'impietosa chiusura delle nostre stazioni, se poi oggi la cosa viene non solo sconfessata ma ritenuta vana nei suoi obiettivi di velocizzazione della linea e riduzione della spesa.
Ai pendolari quindi più che alla parte politica il plauso per quanto ottenuto fino ad oggi, quando al momento niente è stato ancora scritto o formalizzato, a parte comunicati e dichiarazioni incoraggianti a mezzo stampa, quando non si ha ancora traccia del nuovo orario, si preannunciano ulteriori aumenti di costo del servizio e non si fa più cenno al raddoppio della linea Viareggio Firenze.
Occorrerà aspettare l'autunno per capire realmente se quanto premesso e promesso oggi troverà concreta attuazione - e per noi di Montecarlo resta un nervo scoperto il treno 3040, quello più usato dai montecarlesi la cui fermata è stata abrogata - se questo nuovo corso di buona concertazione sarà mantenuto fino all'ottenimento di un servizio veramente pubblico".
Vittorio Fantozzi
Sindaco di Montecarlo
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