Torna il maggio a Montecarlo nella seicentesca chiesa di S. Anna, inserita nel grande complesso della ex Fondazione Pellegrini Carmignani, nel centro storico di Montecarlo. Dopo aver riaperto i battenti, tra il plauso generale della cittadinanza, in occasione del periodo pasquale per ospitare l'Altare della Reposizione, l'antica chiesina si appresta ad ospitare le celebrazioni liturgiche del maggio.
Su richiesta del parroco, Monsignor Lorenzo Fausto Battioli, in pieno accordo e collaborazione con l'amministrazione comunale, la Chiesina di S. Anna aprirà nuovamente i propri spazio al culto dei fedeli nel periodo da lunedì 6 a sabato 12 maggio per officiare le funzione serali (alle 21) in devozione della SS. Vergine.
La piccola chiesa presso il Monastero delle Clarisse in Montecarlo fu costruita dal 1610 al 1614 sul retro del Palazzo Pretorio, su disegno dell'architetto fiorentino Gherardo Mechini incaricato per volontà del Granduca di Toscana Cosimo II. Aperta al culto insieme al Convento il l° maggio 1614, fu intitolata alla madre di Maria, Sant'Anna, ed officiata grazie ad un beneficio ecclesiastico della famiglia Bernardini. Al suo interno non vi si trovano attualmente opere d'arte. Nel passato vi era custodita la tavola a tempera eseguita nel 1434 da Francesco Anguilla, raffigurante la Madonna seduta in trono con il bambino sul braccio sinistro, che oggi potete ammirare presso il Museo della Cappella del Rosario nella Collegiata di S. Andrea.
Nella chiesa, fino alla fine del XVIII secolo, venivano sepolte le monache del Convento di clausura. Nello stesso periodo le monache progettarono la costruzione di una nuova e più grande chiesa da situarsi sul fianco del Convento nella piazza della Fortezza, ma le soppressioni napoleoniche resero vano questo proposito.
"La progressiva riapertura al culto dei fedeli e la libera fruizione alla cittadinanza ed ai turisti della chiesa di S. Anna - sottolineano il Sindaco Vittorio Fantozzi e l'assessore alle politiche sociali Federico Carrara - e soprattutto l'entusiastica risposta dei cittadini sono il miglior risultato dell'impegno dell'amministrazione comunale a riconsegnare alla comunità il patrimonio della Fondazione Pellegrini Carmignani. Una sintonia di intenti che ci accomuna all'opera del nostro Parroco Monsignor Fausto Battioli nel recupero e nel ravvivamento dei nostri usi e costumi".
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