Una giornata da ricordare per la comunità di Montecarlo che sabato si è stretta nuovamente attorno, dopo venti anni dalla loro partenza, alle Suore Stimmatine che per 141 anni, dal 1852 al 1993, hanno dimorato ed operato nell'ex Istituto Pellegrini Carmignani situato nel centro storico.
L'arrivo, o per meglio dire il ritorno, nel borgo antico delle stesse Suore che hanno vissuto ed operato a Montecarlo tra gli anni quaranta ed ottanta del secolo scorso, la visita del paese e la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria - il Comune di Montecarlo è il primo ente pubblico ha conferire un riconoscimento ufficiale alla Congregazione delle "Povere Figlie delle Sacre Stimmate di San Francesco d'Assisi" - si sono trasformate in una vera e propria festa di paese alla presenza di tantissimi concittadini che hanno fatto le scuole e sono cresciuti nel Convento a diretto contatto con le Stimmatine.
Dopo una breve visita di preghiera alla Madonna del Soccorso nella collegiata di S. Andrea, la delegazione delle Stimmatine ha visitato il giardino dell'ex convento dove è stata nuovamente suonare la storica campanella in uso ai tempi della scuola da loro condotta e curata, per poi essere omaggiate dal parroco Don Lorenzo Battioli nella chiesa di S. Anna assieme ai canti liturgici eseguiti dal Coro delle Collegiata.
Particolarmente toccante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al Teatro dei Rassicurati gremito per la grande occasione, introdotta dal Sindaco Vittorio Fantozzi assieme alla Madre Generale della Congregazione Suor Mariarosaria Amato, dove sono state rievocate le fasi storiche del rapporto tra le Stimmatine e Montecarlo, accompagnate dai ricordi in immagini proiettate tra l'emozione dei presenti.
"A venti anni dalla vostra partenza - ha tenuto a sottolineare il Sindaco - era necessario che la comunità montecarlese si decidesse a riconoscere ufficialmente l'inestimabile contributo offerto dalle Stimmatine, molte delle quali ancora presenti tra noi, al progresso civile della nostra gente, per rendere indissolubile un legame che non è mai venuti meno, ma che il trascorrere del tempo rischiava di indebolire sempre più".
Al termine della cerimonia Suor Elena Schiavoncini, presente a Montecarlo dal 1942 alla metà degli anni sessanta, ha omaggiato i presenti con un libro ricordo delle sue memorie legate all'esperienza vissuta a Montecarlo.
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