Si terrà il prossimo martedì 30 ottobre alle ore 21 presso il centro civico comunale (più noto come la "Chiesa Vecchia" dai paesani) in piazza Bertini nel centro della frazione di San Salvatore l'assemblea pubblica per affrontare il tema della prevista soppressione di tutti i treni in transito dalla stazione ferroviaria di Montecarlo.
L'assemblea pubblica, indetta dal Sindaco Vittorio Fantozzi e dalla giunta Municipale, seguirà l'approvazione consiliare, nella seduta di domani sera, di un apposito ordine del giorno che oltre a ribadire le motivate contrarietà al piano di riordino della tratta Firenze-Lucca-Viareggio voluta dall'assessore regionale ai trasporti Ceccobao richiede il ritiro ufficiale della delibera e l'apertura di un tavolo di confronto serio e vincolante con gli enti Pubblici, le parti sociali ed i rappresentanti dei pendolari dove concertare assieme, alla luce dei paletti delle varie spending review, una riorganizzazione del servizio che pur con la necessità di velocizzare la tratta garantisca assoluta parità di accesso al servizio di trasporto pubblico per tutti gli utenti della provincia. Un testo quindi che guarda non soltanto alla singola situazione di Montecarlo ma che si apre a tutela di tutte le stazioni, gli utenti ed i territori della Lucchesia e della Valdinievole e si pone, in questo senso, in sintonia con i contenuti della mozione votata all'unanimità dal consiglio regionale lo scorso lunedì e con gli esiti della riunione svoltasi con i comuni lucchesi presso la provincia di martedì pomeriggio.
"Auspichiamo - dichiarano il Sindaco Vittorio Fantozzi e l'assessore ai trasporti Luca Galligani - la massima partecipazione dei cittadini, siano essi utenti o meno del servizio ferroviario come lo conosciamo oggi, per accrescere oltre la nostra contrarietà e resistenza la nostra volontà a riappropriarci di servizi fondamentali, come i trasporti pubblici, che in questo caso la Regione intende sottrarci senza alcun confronto preventivo ne successivo al l'adozione della delibera voluta e votata il primo di ottobre. Occorre tenere alta la guardia perché dalla Giunta Regionale, aldilà del voto della mozione unanime del consiglio, non sono giunte rassicurazioni di alcun tipo ma le dichiarazioni successive alla mozione per voce dell'assessore ai trasporti recitano ancora la stessa litania di due settimane fa. Si corre il rischio che la protesta produca solo un ripensamento di facciata, che lasci scorrere qualche mese con qualche incontro palliativo, per poi ripresentarsi senza modifiche di sorta all'inizio dell'anno. In questo senso occorre strutturare non solo la protesta bensì la proposta, possibile soltanto ad un tavolo dove ognuno abbia le stesse informazioni e gli stessi dati e dove i pendolari di tutti i territori possano sedere e contare alla pari degli Enti, rappresentando loro stessi e le loro necessità che, ahimè per come si apprende dalla stampa, non sono certo quelle dei pendolari di altre realtà. Per questo motivo con la mozione che presenteremo al consiglio comunale di domani sera chiederemo di poter individuare un rappresentante per i pendolari di Montecarlo da lasciare scegliere tra loro che accompagni l'ente in quella che si preannuncia una lunga e dura battaglia".
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